Con un costo di ben 485 mila euro, è ormai pronto per essere inaugurato il nuovo spazio della parrocchia di Cavallasca, con all’interno un grande salone progettato appositamente per le feste.
Uno spazio ove le famiglie potranno festeggiare eventi, cresime, battesimi e forse anche matrimoni, a prezzi stracciati, grazie all’esenzione di cui gode in Italia la chiesa dal pagamento di tasse cui i normali ristoratori devono sottostare.
Infatti la legge italiana è molto permissiva per quanto concerne le attività “ricreative” della chiesa.
Niente scontrini, niente IVA, niente IMU, nessuna assunzione quindi niente contributi, visto che l’opera svolta per il funzionamento del ristorante è a carico dei volontari della parrocchia, che mettono gratuitamente al servizio della comunità il proprio tempo e le proprie energie.
Solo la SIAE, nel caso della presenza di un’orchestrina, dovrà essere versata da chi organizzerà la festa conviviale.
Ecco perchè il piatto servito al tavolo, alla fine, costa meno che in pizzeria.
Sabato il Vescovo in persona sarà a Cavallasca per l’inaugurazione del nuovo bellissimo e costosissimo stabile.
vittorio belluso


5 Commenti
Batman
Più di 1 mlione di euro piovuti dal cielo (fuori da ogni logica) + 485 mila euro per il "ristorante parrocchiale" ......
Se rinasco un'altra volta mi faccio prete !
vittorio belluso
e non conti le 450 mila che fra poco serviranno per fare una inutile palestrina, funzionale alla scuola elementare (in realtà anche all'asilo), nel posto urbanisticamente più sbagliato che si potesse pensare!
Azzeccagarbugli
Ma la stessa cosa accade durante la festa di s. Rocco che viene sponsorizzata anche dall Farmacia S. Michele. In quel caso nulla da segnalare ?
Batman
Più che #AZZECCAGARBUGLI direi #SPARACAVOLATE (per essere gentili) !
Un conto è sponsorizzare con qualche centinaia di euro e ben altro conto è lisciare il pelo con centinaia di migliaia di euro non dovuti.
Probabilmente il "signore" fa parte del gruppo a cui viene "lisciato il pelo".
Sandokan
Eh già, tocca dire alla Siae di non tassare le "opere pie". Qualcuno avvisi il governo.